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A Davos i vantaggi e i rischi della quarta rivoluzione industriale

La tecnologia è uno dei temi principalmente discussi a Davos quest’anno, con dibattiti sulle trasformazioni della vita, del lavoro e del consumo legate alle innovazioni. Come gestire i cambiamenti rapidi della quarta rivoluzione industriale è tra le questioni sul tavolo dei dirigenti di impresa. “Sono spaventato perché le cose stanno cambiando troppo velocemente”, afferma CP Gurnani, ad di Tech Mahindra. “I cambiamenti sono troppo esponenziali? Come uno degli architetti di questa rivoluzione – sempre che ci siano architetti – mi chiedo se abbiamo organizzato i cambiamenti sociali, se abbiamo pianificato la preparazione del capitale umano e la sicurezza.” La quarta rivoluzione, quella della tecnologie digitali sempre più presenti, appare senza confini. Ma rischia anche di complicare la nostra vita. Sarah Chappell, euronews: “Il World Economic Forum ha descritto la quarta rivoluzione industriale come uno tsunami dei progressi tecnologici che trasformerà la nostra economia, ma quale sarà l’impatto sul mercato del lavoro? Da dove verrà l’occupazione per tutti coloro che adesso fanno lavori che spariranno perché saranno sostituiti dalle macchine?” Si temono un aumento delle disuguaglianze e la diminuzione di posti. Ne abbiamo parlato con Philip Jennings, segretario generale dell’UNI Global Union, federazione internazionale dei sindacati del settore dei servizi: “Diamo uno sguardo all’ampiezza del problema che abbiamo di fronte, abbiamo già 200 milioni di disoccupati. Metà della forza lavoro mondiale sopravvive con un paio di dollari al giorno ed è occupata nell’economia informale. A questo si aggiunge la rivoluzione digitale che sta avendo luogo e l’impatto sull’occupazione: tutte le statistiche sono allarmanti”. Entro il 2020 – secondo un rapporto del World Economic Forum – cinque milioni di posti di lavoro spariranno per i cambiamenti legati alla tecnologia.